Il 19 giugno lo SNALS Confsal ha partecipato all’incontro per la sottoscrizione del nuovo Contratto Integrativo Nazionale relativo al riparto e impiego delle risorse integrative dei FF.UU.NN. relativi al triennio 2020-2023 per la dirigenza scolastica, come previsto dall’articolo 30 del C.C.N.L. 7 agosto 2024. La sottoscrizione a livello nazionale, tra l’altro per i modesti incrementi di FUN evita le lungaggini delle sottoscrizioni regionali, anche in considerazione del fatto che i CIR del 20-21,21-22,22-23 sono già stati sottoscritti.
Ecco un dettaglio più preciso degli incrementi retributivi previsti dal nuovo Contratto Integrativo Nazionale per i dirigenti scolastici:
- Anno scolastico 2020/2021
- Risorsa integrativa totale: € 2.298.163,18 lordo Stato
- Importo netto destinato alla retribuzione di risultato: € 1.731.848,67
- Anno scolastico 2021/2022
- Risorsa integrativa totale: € 4.585.843,91 lordo Stato
- Importo netto destinato alla retribuzione di risultato: € 3.455.797,98
- Anno scolastico 2022/2023
- Risorsa integrativa totale: € 5.250.852,03 lordo Stato
- Importo netto destinato alla retribuzione di risultato: € 3.956.934,47
Le risorse saranno distribuite in maniera proporzionale in base agli importi già percepiti dai dirigenti scolastici.
Per quanto riguarda gli arretrati per l’anno scolastico 2023/2024, dopo la certificazione positiva del CIN farà seguito la corresponsione della retribuzione di risultato e dei compensi per le reggenze. i cui importi sono noti da tempo. In particolare, la retribuzione di risultato lorda sarà di € 7.184,25 per la Fascia A, di € 5.853,84 per la fascia B e di € 4.523,42 per la Fascia C. Gli importi per le reggenze sono integrati con € 17.280,00 per la Fascia A, € 14.080,00 per la Fascia B ed € 10.880,00 per la Fascia C.
In riferimento all’ultima versione della bozza concernente il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) per l’anno scolastico 2024-2025, si segnala che l’Amministrazione, facendo seguito al confronto tenutosi in data 26 maggio, ha provveduto a riformulare in maniera significativa i criteri relativi alla graduazione dei dirigenti scolastici nei casi di parità di punteggio, al fine di meglio modulare la retribuzione di risultato. Tale rimodulazione è volta a operare una selezione all’interno della platea di dirigenti attraverso un riconoscimento economico differenziato, da applicarsi nei confronti di coloro che, pur rappresentando una percentuale contenuta—pari al massimo al 5% dell’organico di ciascuna regione—abbiano conseguito le valutazioni più elevate, secondo quanto stabilito dall’articolo 21, comma 3, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro dell’area “Istruzione e Ricerca” relativo al triennio 2019-2021. È stato inoltre reso noto che la quantificazione del Fondo Unico Nazionale (FUN) per l’as 24-25, necessario per procedere alla sottoscrizione formale dell’intesa, non ha ancora ricevuto la prevista certificazione da parte dell’Ufficio Centrale del Bilancio (UCB), il che preclude, al momento, la possibilità di formalizzare l’accordo.
Tra le proposte dell’amministrazione, si evidenzia l’introduzione del parametro relativo all’utilizzo integrale delle risorse attribuite mediante il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che può essere accettato solo se viene inteso come percentuale di impegno di spesa. L’integrale utilizzo delle risorse potrebbe rilevarsi un criterio poco applicabile dal momento che potremmo trovarci di fronte a dirigenti scolastici che, se pur valutati positivamente, non hanno potuto utilizzare la totalità delle risorse. Lo Snals ha apprezzato il ricorso a ulteriori criteri di preferenza in caso di parità, a dire il vero puramente teorici, quali l’anzianità di servizio. A tale proposito, lo Snals Confsal ha manifestato un convinto apprezzamento per l’impegno dimostrato dall’Amministrazione nel ricercare un punto di equilibrio fra le diverse istanze rappresentate dalle organizzazioni sindacali. Anche in riferimento alla parte variabile della retribuzione di posizione, l’amministrazione, raccogliendo anche le nostre indicazioni, ha distribuito i modesti incrementi in maniera equa tra le fasce, con un’attenzione particolare anche se modesta alla Fascia C.
Lo SNALS CONFSAL ha ribadito la necessità di una rapida sottoscrizione del CIN per il 24-25 per arrivare ad una rapida quantificazione del FUN riferito all’anno scolastico 2025/2026, alla luce della prossima pubblicazione delle fasce di complessità delle istituzioni scolastiche per il medesimo anno, al fine di poter avviare quanto prima il negoziato per la definizione del nuovo CCNI.
L’Amministrazione ha accolto le sollecitazioni dello Snals Confsal assicurando una prossima convocazione per la sottoscrizione definitiva delle ipotesi di CCNI già siglate, ed un rapido avvio delle operazioni finalizzate alla determinazione del FUN per l’anno scolastico 2025/2026.
L’evoluzione delle trattative sarà prontamente comunicata ai colleghi, assicurando trasparenza e continuità informativa.