Diplomati magistrale e SFP, ci sarà concorso riservato con due anni di servizio.

Diplomati magistrale e SFP, ci sarà concorso riservato con due anni di servizio.

Condividi

 

Approvato in Commissione l’emendamento della maggioranza al decreto dignità relativo alla questione dei diplomati magistrale, cui la sentenza dell’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato ha sbarrato le porte delle graduatorie ad esaurimento.

Il provvedimento si pone una duplice finalità, fermo restando l’esecuzione delle sentenze di merito:

salvaguardare la continuità didattica per l’a.s. 2018/19;
risolvere la questione diplomati magistrale e dei laureati in SFP tramite un concorso straordinario.

Sintetizziamo nelle due tabelle seguenti i contenuti dell’emendamento.
Continuità didattica a.s. 2018/19

L'immagine può contenere: testo

Reclutamento diplomati magistrale e laureati in SFP

Concorso straordinario riguardante le assunzioni presso la scuola dell’infanzia e primaria:

L'immagine può contenere: testo

 

Al concorso potranno accedere quanti negli ultimi otto anni hanno svolto almeno due annualità di servizio specifico anche non continuativo su posto comune e di sostegno.

Il concorso prevede una prova orale che varrà fino a 30 punti e titoli fino a 70 punti. Stilata la graduatoria, si accederà come canale per le assunzioni.

Il concorso sarà selettivo o  non selettivo?

Su questo punto si è aperto un fronte di interpretazioni che potrebbe creare confusione nei docenti interessati al concorso. Pertanto abbiamo deciso di chiedere direttamente a Mario Pittoni, responsabile Istruzione della Lega e Presidente della VII Commissione cultura al Senato.

Il concorso – ci ha chiaramente detto il Senatore – non sarà selettivo“. All’obiezione sul fatto che nel testo non venga chiaramente esplicitato, Pittoni ha ricordato che è l’eventuale selettività del concorso a dover essere indicata e non il contrario.

D’altronde, ricorda, anche nel caso del concorso straordinario avviato per le la secondaria di II grado non era esplicitato che il concorso fosse non selettivo.

Soddisfazione per l’approvazione dell’emendamento è giunta anche dal Ministro. “È in linea – ha detto Bussetti ai cronisti a margine del suo intervento al Senato – con quanto portato avanti dal Governo in queste settimane per trovare una soluzione che garantisca la continuità didattica ai nostri studenti e il rispetto delle aspettative di tutti gli attori coinvolti”.

print