Firmato decreto scuola per docenti; cosa prevede

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Il decreto scuola approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 10 ottobre, è stato firmato dal Presidente della Repubblica,dovrà essere convertito in legge entro i 60 giorni successivi alla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.

Il testo firmato  non è stato ancora depositato, ma si prevedono “misure di straordinaria necessità ed urgenza in materia di reclutamento del personale scolastico e degli enti di ricerca e di abilitazione dei docenti”. Rispetto al provvedimento approvato dal Consiglio dei ministri, il testo sarebbe stato limato e adeguato, poiché conteneva misure a rischio di incostituzionalità

Cosa prevede

Una delle modifiche rispetto al testo originale, prevede che anche i docenti con tre anni di servizio nella scuola paritaria possano partecipare al concorso straordinario, ma il superamento della prova concorsuale, sarà utile solo a conseguire l’abilitazione all’insegnamento e non anche l”immissione in ruolo.

 

Il concorso verrà bandito solamente per le Regioni, le classi di concorso e le tipologie di posti per le quali si prevedano posti vacanti negli anni scolastici 2020/2021, 2021/2022 e 2022/2023.

Le assunzioni dei vincitori potranno continuare anche dopo il suddetto periodo, perché la graduatoria di merito è ad esaurimento.

I posti saranno suddivisi tra posti comuni e posti di sostegno. La selezione prevede una sola prova scritta computer base con quesiti a risposta multipla che viene superata con 7/10. Le graduatorie si basano sul voto della prova scritta e sui titoli, culturali e di servizio.

I 24mila vincitori entreranno in ruolo a settembre 2020. Scatta poi l’anno di prova che consentirà di acquisire i 24 Cfu con oneri a carico del Miur. A fine anno, basta una lezione simulata e si viene confermati in ruolo. La commissione di valutazione sarà composta da docenti della scuola, più un membro esterno.

Per chi ottiene 7/10, e non rientra nei 24mila vincitori, di potersi abilitare con la sola prova orale purché si acquisiscano i 24 Cfu e si stia insegnando con supplenza almeno fino al 30 giugno.

Sarà possibile  scegliere provincia diversa per accedere al ruolo
Per tamponare ai posti vacanti, la norma che consente a vincitori e idonei dei concorsi 2016 e 2018 e docenti delle Gae di poter scegliere una regione/provincia diversa dove presentare domanda per accedere al ruolo.

La stabilizzazione avverrà dopo lo scorrimento delle graduatorie del territorio in questione.

Per tutti i nuovi ingressi di docenti si conferma il vincolo di permanenza di cinque anni nella sede di titolarità. Una misura che serve a garantire la continuità didattica.

 

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