PERSONALE ATA, FASE DUE EMERGENZA COVID-19: DAL 4 MAGGIO LE MODALITÀ LAVORATIVE RESTANO IMMUTATE

Condividi

 

A seguito della pubblicazione della nota MI 622 dell’1/5/2020 appare del tutto evidente che, almeno fino al 18 maggio 2020, non siano giustificate modifiche all’organizzazione del lavoro all’interno delle istituzioni scolastiche. In tale nota viene infatti ribadito che, in presenza dell’emergenza sanitaria, il ricorso al lavoro agile costituisca modalità ordinaria dello svolgimento della prestazione lavorative e debba essere in ogni modo favorito.
La presenza del personale deve quindi essere limitata alle sole attività indifferibili che non possano essere svolte in modalità agile.
Questo anche ai sensi dell’art.87 del decreto legge 17 marzo 2020 n. 18, convertito in legge 29 aprile 2020 n. 27 che stabilisce il termine dello stato di emergenza epidemiologica al 31 luglio 2020, salvo l’emanazione di un Decreto del Presidente del Consiglio che stabilisca data diversa, richiamato anche nel DPCM del 26 aprile 2020.
I collaboratori scolastici, che per il loro profilo lavorativo non sono interessati dal lavoro agile, hanno in questi mesi garantito l’apertura e la chiusura degli edifici scolastici e la pulizia delle aree utilizzate con turni ridotti e rotazione del personale, attenendosi in maniera scrupolosa alle norme vigenti per la tutela della salute e la prevenzione della diffusione del contagio da COVID 19.
Appare quindi del tutto illogica, anche alla luce del fatto che l’attività scolastica è tuttora sospesa e ragionevolmente lo sarà fino al 1° settembre, la richiesta di taluni Dirigenti Scolastici riguardante il rientro a scuola del personale, in particolar modo il rientro a pieno regime dei collaboratori scolastici.
I Dirigenti Scolastici, pertanto, sono tenuti ad una scrupolosa osservanza e applicazione della norma, al fine di garantire la salute dei propri dipendenti e delle loro famiglie.

print